Frankie Dunlan è un reduce della guerra del Vietnam, sconvolto da continui e scioccanti ricordi delle violenze subite e inflitte. Tornato a casa, vive in uno squallido appartamento con la... Leggi tutto
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Frankie Dunlan è un reduce della guerra del Vietnam, sconvolto da continui e scioccanti ricordi delle violenze subite e inflitte. Tornato a casa, vive in uno squallido appartamento con la moglie Cathy e con il figlio, un neonato deforme a causa dell'Agent Orange respirato dal padre durante la guerra. Frankie è disoccupato, e ogni giorno vaga per la città in cerca di un lavoro. Tra interminabili file e colloqui con assistenti sociali, Frankie incontra Morbe, un suo vecchio amico diventato tossicodipendente, e viene inseguito da un gruppo di creditori. Durante il suo vagare, Frankie osserva lo squallore delle strade, incontrando prostitute bambine e cinici protettori. Frankie telefona al padre, per chiedergli dei soldi, ma questi non lo riconosce poiché lo credeva morto in Vietnam. Il padre si rifiuta di dare i soldi a Frankie, e chiude bruscamente la telefonata. Disperato, Frankie non sa più cosa fare. Intanto Morbe va in overdose e muore sotto un ponte. Una donna gli ruba una pistola e della droga. Frankie rapina la donna della borsa, ma viene intercettato dai creditori che lo inseguono. Frankie viene pestato a sangue, ma riesce a prendere la pistola e uccide i creditori, quindi torna a casa sua. La moglie lo rimprovera per non aver trovato un lavoro, e reclama da mangiare, mentre il neonato piange continuamente. Davanti alla televisione Frankie ha delle visioni orribili e impazzisce. Prende la pistola e spara alla moglie, uccidendola. Si dirige quindi verso il neonato e gli spara alla testa. Lo prende in braccio e lo accarezza, quindi lo infila dentro un forno. Ormai impazzito, Frankie si punta la pistola alla testa e si uccide.
Edizione limitata 100 copie numerate con slipcase.