«Faccio cinema di genere, ma evoluto: intrattenimento che fa riflettere, impegnato politicamente – seppure non esplicitamente -, ritratto della società». La novità rappresentata da Stefano Sollima sugli schermi, oltre alla... Leggi tutto
«Faccio cinema di genere, ma evoluto: intrattenimento che fa riflettere, impegnato politicamente – seppure non esplicitamente -, ritratto della società». La novità rappresentata da Stefano Sollima sugli schermi, oltre alla sua padronanza tecnica, è ascrivibile al fatto che è considerato il rifondatore del “genere” in Italia dopo una lunga assenza. “Il genere” è nato con il cinema italiano stesso e questo saggio arriva a Stefano Sollima, non solo partendo da suo padre Sergio, ma rievocando i fasti del cinema più o meno “di profondità” degli anni Sessanta/Settanta/Ottanta.
«Realizzare un libro sull’opera di Sollima oggi, come evidenzia anche Moscati nel suo trattato, può risultare azzardato, data la filmografia ancora contenuta, ma Stefano Sollima, contrariamente a molti altri autori, ha saputo in breve tempo caratterizzare la sua regia, distinguendosi nello stile e nella forma, adattati per le esigenze ai due mezzi (TV e grande schermo), pur muovendosi sempre liberamente, senza necessità di ripetersi o calcare la mano per ricondurre al suo nome il girato, dando prova, per citare ACAB, di essere “padrone a casa sua”. Avercene!». (Nico Parente – Dall’introduzione).